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Musica da ascoltare: Far Far –  Yael Naim  –  Yael Naim – 2007

Vino da abbinare: Fosso Cancelli Pecorino Colline Pescaresi Igp 2016

il 21 ottobre  del 2019, solo pochi mesi fa,  ho organizzato con l’aiuto dell’amico Massimo Di Cintio una presentazione/degustazione del Fosso Cancelli per i  miei clienti abruzzesi.

Era un momento di stress assoluto.

L’anno era stato difficile, eravamo in  vendemmia ed era iniziata la stagione commerciale più importante dell’anno per i vini.

Ero al centro di un vortice, molto provata e affaticata e sapevo, per giunta, che dopo quella presentazione e fino alla fine dell’anno, non avrei tirato un sospiro di sollievo, ma anzi, avrei dovuto galoppare e veloce. 

Inoltre, ero tornata solo il giorno prima da New York. Avevo ancora il jet leg addosso e non avevo potuto, da buona maniaca del controllo che sono, verificare personalmente nei giorni precedenti i classici minimi dettagli e il fatto che tutto fosse  organizzato alla perfezione. Naturalmente non c’è stato nessun imprevisto e questo grazie alle persone che hanno organizzato tutto, in particolare Massimo the Cook e l’instancabile Loredana.

L’evento è andato benissimo nonostante la mia  ansia e solo ora mi rendo conto che su questa presentazione non ho mai scritto nulla sul blog, cosa che avrei sicuramente fatto se il periodo non fosse stato quello che era.

Ma qualche giorno fa, mentre mi accingevo a scrivere un nuovo articolo sul Fosso Cancelli Trebbiano 2018 e Cerasuolo 2019 che usciranno a brevissimo, mi sono imbattuta in un testo che avevo scritto per “ prepararmi all’evento”. Un testo che, come sempre, non ho affatto rispettato,  ma che in quei giorni di panico che precedevano la presentazione mi calmava, illudendomi di avere le cose sotto controllo.

Ne condivido l’incipit qui e ringrazio di nuovo Massimo Di Cintio, Andrea de Palma e Pierluigi Cocchini per l’attenzione e la cura che hanno riservato a me e ai miei vini.

“Sono molto emozionata. Anche se può non trasparire perché probabilmente il jet lag che ho addosso mi protegge un pò dall’ansia come se fossi  in una bolla spazio tempo.

Emozionata di avervi qui in tanti e cosi rappresentativi di questo nostro Abruzzo enogastronomico. Emozionata perché una presentazione cosi seria e professionale non l’avevo mai fatta ed emozionata perché, da quando ho deciso di farla, ogni giorno mi ripeto che ho fatto una cazzata e che non era il momento giusto.

Infatti questo è il momento dell’anno delle 3 V: Vendemmia, ExtraVergine e  Vendite che, nel vino, si realizzano per la maggiore nell’ultima parte dell’anno.

E sono giorni che mi dico…ma come cavolo ti è venuto in mente?

Con i tanti cambiamenti che ci sono stati nella mia azienda quest’anno ( pare che gli astri ogni tanto si debbano disallineare per poi riallinearsi), ti metti pure a organizzare una roba cosi? Che  tra uve, olive e Stati Uniti, vi assicuro che   a meno che tu non abbia dei collaboratori veramente validi,  è praticamente un suicidio.

Dovete capire poi che la crescita della mia ansia è direttamente proporzionale al calibro del parterre e quindi  man mano che vi guardo e vi riconosco, mi agito. E mi agito ancora di più se invece di guardare avanti guardo di lato e vedo Massimo , Andrea e Pierluigi.

Si, infatti dovete sapere che verso i referenti del mondo giornalistico del vino soffro di una particolare sindrome che si chiama “ la sindrome dell’impostore”.

Esiste per davvero : non me la sono inventata. E’ la sindrome di chi non si sente  mai in diritto di ricevere complimenti. Dice che è una sindrome che piglia più le donne che gli uomini e  si manifesta con la sensazione di stare sempre imbrogliando qualcuno, quando raggiungi un risultato o un obiettivo. Senti di non meritare l’ammirazione altrui o il successo, che è solo frutto della fortuna e del caso, che sei niente più che un truffatore. E prima o poi verrai smascherato. Smascherato de che ? Bho. Non lo so. Eppure è cosi. E’ ridicolo eh? E invece succede. Spesso succede ai figli di persone di successo. E mica solo a me! Sheryl Sandberg direttrice operativa di Facebook, Serena Williams , Natalie Portman, Jocelyn Bell Burnell che scoprì le stelle pulsar. Sono in buona compagnia insomma. Anzi, direi che sono solo una principiante.

Questa sindrome è anche divertente perché ti fa stare perennemente in bilico tra l’egomania ed il baratro, ma il modo in cui io vi ho reagito fino a che non l’ho scoperta e dunque ho cominciato pure a prendermi un pò in giro da sola, è stato quello di giocare in difesa.

Cioè, di fronte ad un eventuale complimento / critica, io divento antipatica e refrattaria.  In sostanza abbastanza insopportabile.

Questo è successo con Di Cintio, 14 anni fa,  quando ci siamo conosciuti e io ho letteralmente fatto il possibile per rendermi antipatica, snob, detestabile, tanto mi sentivo inadeguata. Così è stato che ci siamo guardati da lontano per circa 10, 11 anni, fino a quando ci siamo rivisti in un’occasione coldirettiana e ci siamo parlati con simpatia e onestà.  Ma credo che in fondo  pure con  Cocchini e De Palma,  a pensarci bene, sia  successa un pò la stessa cosa.

E’ per questo che voglio cogliere questa occasione qua per fare outing e dir loro innanzitutto che li ringrazio per essere qui, oggi, a raccontare i miei vini con me e poi che sono proprio felice che abbiano  avuto la pazienza di aspettare che il rospo si trasformasse in principe. “

A questo punto avrei dovuto passare la parola a loro che avrebbero proseguito tra domande, descrizioni e degustazioni a me, a Romano D’Amario e a Guerino Pescara.

Neppure una virgola di ciò che avevo preparato è uscita dalla mia bocca.

Ecco dunque riproposti qui i miei pensieri, nel qui e ora,  per tornare un pò, almeno con la testa, a qualche mese fa, a quando il mondo ancora girava, ma imbevuto di stress.