Fosso Cancelli Trebbiano 2018 e Cerasuolo 2019
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Musica da ascoltare: Si tu vois ma mère – Slow – Claude Luter et son orchestre
Foto: Gino Di Paolo
Trebbiano 18
Correva l’anno 2018 e la stagione viticola iniziava in modo avverso.
Le piogge primaverili hanno reso difficile la gestione del vigneto fino ai primi mesi estivi. L’impianto a tendone più antico che abbiamo in azienda, il Trebbiano, da dove attingiamo le uve per il “Fosso Cancelli”, nelle prime fasi vegetative ha dovuto fronteggiare temperature non molto favorevoli allo sviluppo dei giovani germogli e, a seguire, durante i mesi estivi, abbiamo avuto molte attenzioni nelle operazioni colturali al fine di contenere l’eccessivo rigoglio vegetativo dovuto alle continue piogge primaverili ed estive, a beneficio di un migliore stato fitosanitario delle uve.
L’arieggiamento del grappolo attraverso la defogliazione manuale è stato determinante per salvaguardare la sanità dei grappoli, in particolar modo nei giorni precedenti la fase di maturazione delle uve. L’acidità ed il ph delle uve si sono mantenuti su livelli piuttosto alti fino ai giorni di vendemmia. Le uve sono state raccolte a mano e trasportate in cantina in piccole cassette. La fermentazione alcolica è avvenuta spontaneamente, avviata da un “pied de cuve” ottenuto con le uve raccolte una settimana in anticipo. La fermentazione alcolica, a differenza del 2015, si è svolta sia in botti da di rovere di Slavonia non tostate che in anfore di terracotta.
Il vino ha continuato l’affinamento sulle fecce fini sino all’imbottigliamento, avvenuto due anni dopo.
Bottiglie prodotte circa 2600 numerate in etichetta.
Cerasuolo 19
Anche la stagione viticola del 2019 non si è presentata con buoni propositi.
Un inverno mite e una primavera molto umida che è cambiata repentinamente nel mese di giugno lasciando spazio a due mesi con temperature non eccessivamente torride ma con assenza quasi totale di piogge. Le operazioni colturali sul montepulciano sono state le classiche con interventi di cimatura dei germogli, defogliazioni intorno ai grappoli e lavorazioni del terreno per limitare le erbe infestanti.
I vigneti hanno subito un leggero stress idrico verso la fine di giugno, meno accusato dai vigneti allevati a tendone. Le uve di Montepulciano destinate alla produzione del “Fosso Cancelli Cerasuolo” sono state raccolte i primi giorni di ottobre rigorosamente dai vigneti a tendone destinati anche alla raccolta del “Fosso Cancelli Montepulciano”. L’acidità ed il ph durante la maturazione hanno mantenuto valori soddisfacenti.
La raccolta delle uve è avvenuta a mano ed il trasporto in cantina attraverso piccole cassette. Dopo la prima lavorazione di pigia-diraspatura le bucce sono rimaste a contatto con il mosto per 12/24 ore all’interno di piccoli vasi vinari di cemento fino all’avvio della fermentazione alcolica spontanea. A seguire è stata prelevata una frazione di mosto in fermentazione dal fondo del vaso vinario, attraverso una classica operazione di “salasso”, che successivamente è stata trasferita in anfore di terracotta dove ha continuato a svolgere la fermentazione spontanea senza controllo di temperatura. L’affinamento è proseguito sulle fecce nobili in anfora fino all’imbottigliamento nei primi giorni di primavera.
Ne sono state prodotte circa 2600 bottiglie numerate in etichetta.