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Tempo di lettura: 2,50  minuti 

Musica da abbinare: Luka, Susan Vega  – Solitude Standing – 1987

 

Il DIVUS è un vino nato dal desiderio di mia madre e racconta il luogo e la storia  da cui proviene. E’ il primo vino, ha 32  anni.

La prima etichetta risale al 1987.

Negli anni 60 mio padre, accanto alla familiare e storica  conduzione dei terreni agricoli e alla produzione di vino sfuso, rilevò all’asta, a seguito di fallimento, una piccola società di produzione di macchine agricole di Miglianico.

Insieme al titolare, geniale artigiano  che di suo apportava per l’appunto  il genio tecnico, rifondò l’azienda, profondendovi, oltre le liquidità necessarie ed indispensabili ad avviarla ad un futuro di sicuro successo, il proprio intuito che si rivelò lungimirante e le proprie uniche capacità imprenditoriali.

Negli anni 80 l’azienda era ormai  arrivata ad un livello altissimo. 

Fu allora che, data la presenza di molti clienti stranieri di paesi amanti del vino italiano, mio padre e mia madre decisero di creare una bottiglia da regalare proprio a quei clienti che da lontano  acquistavano le macchine agricole italiane e così, nei containers che partivano per Usa, Germania ed Australia iniziarono ad essere aggiunte le prime casse di un Montepulciano che allora proveniva dalle migliori vigne di un appezzamento  di Miglianico in Contrada Cerreto, alle quattro strade.divus

In etichetta spiccava – come ancora oggi spicca –  la medaglia con il volto di Diocleziano, imperatore romano del 280 d.c. , che concesse al Montepulciano d’Abruzzo un prezzo altissimo per l’epoca. Diocleziano era un imperatore croato. Possedeva un bellissimo palazzo a Spalato e per arrivarci necessariamente attraversava la nostra regione.  Fu cosi che si imbattè nel vino d’Abruzzo. 

Da qui il nome DIVUS: un appellativo che era riservato agli imperatori che venivano consacrati e quindi “ divinizzati” attraverso l’apoteosi, un atto politico (non automatico) che spettava al successore per premiare chi lo aveva preceduto in caso di grandi ed importanti gesta. L’apoteosi era l’opposto della Damnatio Memoriae ( condanna della memoria ) pratica che, al contrario, colpiva i pessimi ( vedi Caligola e Nerone). 

Divus è’ un nome che ha in sé un auspicio: il desiderio di futuro. 

Per dieci anni il DIVUS è stato così un omaggio gradito, il simbolo di un territorio e di una famiglia che ha creduto nella terra d’Abruzzo per farla conoscere lì dove era ancora sconosciuta. 

 

A seguire, nel 1997, il DIVUS diventa un nuovo ed importante percorso e quando, nel 2002 , inizio a partecipare alla vita di cantina,  è il primo e unico vino che ricevo tra  le mani. 

Nel corso degli anni,  è evoluto con me e come me ha vissuto un percorso di crescita anagrafica e culturale ( ampiamente in corso) che  inizia a far avere alcuni punti fermi sia a me che a lui.

In lui  si raccolgono alcuni dei  contrasti essenziali che ruotano attorno alla mia cantina come il rispetto della varietà in una forma contemporanea ma secondo coscienza, un tessuto rurale in un vestito elegante, la narrazione di una storica antica con un accento  che inizia a spostarsi sul presente.

Contrasti  esistenziali per la ricerca di un equilibrio personale che iniziano ad essere superati nella scoperta di  uno stile proprio.